Miniatura bizantina

Miniatura bizantina
Salterio di Parigi (X secolo) "La vita di Davide", una delle 14 miniature che ornano il salterio
Madrid Skylitzes (XII secolo) "L'imperatore Teofilo e la sua corte"

Manoscritti miniati bizantini furono prodotti in tutto l'impero romano d'Oriente, alcuni nei monasteri ma altri nelle officine imperiali o commerciali. Le raffigurazioni sacre o icone (grc. εἰκόνα, "eikóna") sono state realizzate nell'arte bizantina "greco-romana" in diversi media: mosaici, dipinti, piccole statue e manoscritti miniati.[1] I monasteri hanno prodotto molti dei manoscritti miniati dedicati alle opere religiose utilizzando le illustrazioni per evidenziare parti specifiche del testo, ad esempio un martirio di santi, mentre altri sono stati utilizzati per scopi devozionali simili alle icone. Questi manoscritti religiosi erano per la maggior parte commissionati dai mecenati e venivano usati per il culto privato, ma anche donati alle chiese per essere utilizzati nei servizi.[2]

Esistono ad oggi 40.000 manoscritti greco-romani dell'impero romano d'Oriente: un quarto circa presenta una qualche decorazione ma solo una minima parte è caratterizzata da immagini figurate[3] e può quindi essere considerata "miniata". Non tutti i manoscritti miniati bizantini sono poi di argomento religioso: soggetti profani sono infatti rappresentati nelle cronache come il celebre "Madrid Skylitzes", nei testi medici come il Dioscoride di Vienna e in opere di narrativa come i manoscritti della versione greca del Romanzo di Alessandro. Oltre alla maggior parte dei manoscritti, in greco, ci sono anche manoscritti della Chiesa ortodossa siriaca, come i Vangeli Rabbula, e manoscritti miniati armeni che sono fortemente influenzati dalla tradizione bizantina.[4]

In ultimo, a differenza dei manoscritti miniati occidentali, i manoscritti greco-romani "di lusso", massicciamente miniati ed impreziositi da coperte in oro/avorio, era molto rari. Il fenomeno si spiega, forse, con la precisa volontà dell'élite greca di avere sempre a disposizione per la lettura il testo, non volendosi limitare nel farne una sorta di reliquia come invece fu per l'Europa continentale dai tempi di Carlo Magno. Tuttavia, ci sono esempi, sia letterari (per lo più antichi) sia religiosi (per lo più successivi), di manoscritti bizantini particolarmente sontuosi.

L'iconoclastia dell'impero romano d'Oriente (727-843) sospese per molti decenni la produzione di arte figurativa nei manoscritti miniati e provocò la distruzione e/o la mutilazione di molti esempi esistenti.[4]

La miniatura bizantina influenzò direttamente la produzione artistica dell'ambiente culturale gravitante intorno a Costantinopoli (Slavi, Armeni, Georgiani, Copti, Stati Latini d'Oriente)[3] ma anche la miniatura dell'Europa occidentale, in particolar modo quella Ottoniana, nonché quella dell'Impero ottomano che all'impero romano d'Oriente pose fine.

  1. ^ Cormack 2000.
  2. ^ Oxford Dictionary of Byzantium.
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore :5
  4. ^ a b BL.

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